sabato 3 dicembre 2016

Comitato Referendario per il NO “Donne e Uomini Liberi Votano NO”

Ormai chiaro a tutti che il Referendum Costituzionale previsto per il prossimo autunno pi simile ad una farsa che non ad un tentativo di riforma dello Stato. Lo stesso atteggiamento di Renzi, quasi ridicolo se non fosse preoccupante per il suo attaccamento al potere, che attraverso salti mortali e capriole con doppio avvitamento dapprima dichiara di  legare il proprio futuro politico alla vittoria del sì “per una questione di serietà” e poi si smentisce da solo annunciando che si voterà nel 2018 qualunque sia l’esito della votazione, la dice lunga su quanto sia attualmente credibile Palazzo Chigi.
Entrando nel merito degli artifici e dei raggiri attraverso i quali si promettono maggiori risparmi, pi democrazia e migliori servizi, si scoprono (anche piuttosto facilmente) i trucchi con i quali si tentato di costruire la grande illusione. Renzi ha promesso un grande risparmio per lo Stato, pari a 490 milioni di euro annui.
Facendo i calcoli reali si scopre che questo non vero e che il risparmio (ammesso che ci sia) potrebbe arrivare al massimo a 50 milioni di euro. Ovvero il COSTO SETTIMANALE per l’accoglienza dei clandestini.
La sinistra promette maggior democrazia e snellezza del Parlamento fingendo che il Senato sparisca. La realtà ben diversa poiché il Senato resta in carica con 100 senatori che non saranno pi eletti direttamente dai cittadini e, per di più, molte materie richiederanno una discussione sia alla Camera dei Deputati che in Senato.
Inoltre la combinazione tra nuova legge elettorale (l’Italicum voluto sempre da Renzi) e la Riforma Costituzionale potrebbero facilmente generare uno squilibrio di poteri che metterebbero lo Stato nelle mani di un unico partito avente numeri assoluti risibili in termini percentuali (anche sotto il 25% di consensi!)
Per quanto riguarda poi i servizi ai cittadini, quasi tutte le materie oggi di competenza delle Regioni e dei Comuni saranno gestite da Roma. Come si può ritenere ottimale una gestione tanto distante dai problemi e dalle necessità di un territorio? L’accentramento totalitario del potere sarà deleterio.
Nessuno può amministrare, curare, amare una casa meglio del suo proprietario, da vicino, conscio di pregi e difetti.. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui a Novembre, prima di esprimere il nostro voto, dovremo informarci. Io voto per la democrazia, io voto per il mio territorio. 
Comitato Referendario per il NO
“Donne e Uomini Liberi Votano NO”