Il presidente della Provincia di Vicenza
Achille Variati oggi, lunedì 24 novembre 2014, ha convocato i deputati e
senatori vicentini, di maggioranza e opposizione. Erano presenti Rosanna Filippin e Giorgio Santini
del Partito Democratico ed Enrico Cappelletti, del Movimento 5 Stelle. Tra gli
assenti Erika Stefani e Filippo Busin, parlamentari vicentini della Lega Nord,
che bollano come “meramente strumentale” l’appuntamento odierno
e hanno voluto trasmettere un pungente messaggio a Variati, uno dei primi
sostenitori di Matteo Renzi, sin dai tempi della “rottamazione” dell’allora
sindaco di Firenze.
"Noi della Lega Nord abbiamo sempre difeso le province, soprattutto quelle ben gestite e virtuose, come la provincia di Vicenza. Oggi noi non eravamo presenti perché non dobbiamo rispondere a nessun appello. Variati parli con il leader del suo partito che è anche il premier. Quello di oggi è un appuntamento meramente strumentale. Variati scopre solo ora che le province non sono state abolite e che per poter operare hanno bisogno di risorse e che i tagli lineari sono la più grande ingiustizia territoriale operata ai danni degli enti virtuosi e dei loro cittadini? Noi da più di un anno combattiamo soli e inascoltati per la difesa di questo ente fondamentale e contro questa assurda riforma. Variati realizza improvvisamente che le funzioni fondamentali come il trasporto pubblico, le scuole, le strade, attribuite a questi enti, non sono state riassegnate alle regioni o ai comuni e che non possono essere adeguatamente svolte con i tagli previsti dal governo Renzi? È inutile che Variati minacci dimissioni che non darà, faccia capire a Renzi l'essenzialità dei territori e che a Vicenza devono essere riconosciute le risorse che spettano ai vicentini".
"Noi della Lega Nord abbiamo sempre difeso le province, soprattutto quelle ben gestite e virtuose, come la provincia di Vicenza. Oggi noi non eravamo presenti perché non dobbiamo rispondere a nessun appello. Variati parli con il leader del suo partito che è anche il premier. Quello di oggi è un appuntamento meramente strumentale. Variati scopre solo ora che le province non sono state abolite e che per poter operare hanno bisogno di risorse e che i tagli lineari sono la più grande ingiustizia territoriale operata ai danni degli enti virtuosi e dei loro cittadini? Noi da più di un anno combattiamo soli e inascoltati per la difesa di questo ente fondamentale e contro questa assurda riforma. Variati realizza improvvisamente che le funzioni fondamentali come il trasporto pubblico, le scuole, le strade, attribuite a questi enti, non sono state riassegnate alle regioni o ai comuni e che non possono essere adeguatamente svolte con i tagli previsti dal governo Renzi? È inutile che Variati minacci dimissioni che non darà, faccia capire a Renzi l'essenzialità dei territori e che a Vicenza devono essere riconosciute le risorse che spettano ai vicentini".
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