Si è tenuta il 10 novembre la seduta del CIPE che si è espresso anche sulla
Valdastico Nord. Sentita la relazione del Ministro delle Infrastrutture, il
CIPE ha rimandato al Consiglio dei Ministri la decisione definitiva.
Il passaggio è molto
importante in quanto sancisce la priorità dell’opera a livello nazionale e
chiude l’iter per la ricerca della leale collaborazione tra le
parti per esperire tutte le possibilità di accordo con i Trentini.
Obiettivo è raggiungere un accordo, ma in ogni caso il CdM ha ora il potere di
decidere anche con il parere contrario della PAT.
In questo senso si inserisce nel piano delle famose Ten-T, le 10 grandi
infrastrutture di collegamento del continente pensate dalla Commissione
Europea, fra le quali si privilegiano, perché considerate maggiormente
strategiche, le linee Nord-Sud rispetto a quelle Est-Ovest. La Valdastico in
particolare si inserisce nel corridoio Mediterraneo Helsinky-Palermo, come
variante della Modena Brennero.
La Valdastico Nord si farà ed è un’opera
fondamentale per collegare direttamente le zone produttive della Pedemontana
Veneta con la Valle dell’Adige, l’Austria, la Germania e tutto il Nord Europa.
Si passa ora alla fase di negoziazione
con gli enti locali coinvolti per la realizzazione dell’opera. La Regione
Veneto è disponibile a collaborare e confrontarsi con la provincia autonoma di
Trento.
Il tratto autostradale Piovene
Rocchette- Besenello rappresenta una grande opportunità non solo per accorciare
le distanze con la vicina regione del Trentino Alto Adige e con tutto il nord
dell’Europa, ma anche per creare nuovi posti di lavoro.
Filippo
Busin, capogruppo Lega Nord in commissione Finanze
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